mercoledì 19 ottobre 2011

SETTEMBRE 2011. TEMPO DI VENDEMMIA!! PRESENTE E FUTURO DELLA VITICOLTURA A FORMIGINE.


Un tempo non tanto lontano era facile a Formigine accorgersi del tempo della vendemmia. Tra Settembre e Ottobre la via Pascoli era infatti percorsa da trattori che, con il loro carico di uva, erano diretti alla vecchia cantina sociale. Oggi la nuova cantina Formigine Pedemontana, nata nel 2006 dalla fusione della Cantina Sociale di Formigine con la Cantina Pedemontana di Sassuolo si trova a Corlo, lungo via Radici in Piano e, anche se più decentrata, continua ad essere una delle eccellenze del nostro territorio. Il suo segreto sta nel produrre la bevanda che più di ogni altra caratterizza la pedemontana modenese, da sempre vocata all’agricoltura e alla coltivazione della vite: il lambrusco. Con il termine lambrusco in generale si indica una serie di vitigni differenti e il vino prodotto con questi. Le uve del Lambrusco sono rosse, coltivate maggiormente in Emilia Romagna e per il 90% nelle province di Modena e Reggio Emilia. Testimonianze dirette ci giungono dai latini e precisamente da Virgilio, il quale parla dell'esistenza della “vitis labrusca” già duemila anni fa nella sua quinta bucolica. Nel 1567 Andrea Bracci, medico di papa Sisto V e botanico afferma che “sulle colline di fronte alla città di Modena si coltivano lambrusche, uve rosse che danno vini speziati, odorosi e spumeggianti”. Nel 1700 circa, si ebbe un'importante innovazione tecnica per la conservazione di questo vino frizzante: l'introduzione di una particolare bottiglia denominata Borgognona, caratterizzata da un vetro resistente e spesso e il relativo tappo di sughero tenuto fermo con l'aiuto di uno spago che altrimenti tenderebbe a saltare a causa della rifermentazione degli zuccheri che crea anidride carbonica. Nel 1867 Francesco Aggazzotti, formiginese e prezioso descrittore anche dell'aceto balsamico, propone una prima suddivisione esauriente delle tre tipologie prevalenti dei vitigni coltivati in provincia di Modena: il lambrusco della viola o di Sorbara, il lambrusco Salamino, il lambrusco dai Graspi Rossi. Oggi, a distanza di oltre 100 anni esistono cinque tipi di Lambrusco DOC (marchio di origine italiano che certifica la zona di origine e delimita quella su cui avviene la raccolta delle uve utilizzate per la produzione del vino): il Lambrusco rosso Salamino di Santa Croce; il Lambrusco di Sorbara; il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro; oltre al Lambrusco Reggiano e al Lambrusco Modena che sono ottenuti da una combinazione di lambruschi. La cantina Formigine Pedemontana raggruppa oggi 460 soci di cui 330 conferenti che producono uve pregiate su un’estensione di oltre 600 ettari di vigneti per il 60 % di Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC di cui la nostra cantina è la maggior produttrice in Provincia. I soci sono in prevalenza coltivatori diretti che hanno i loro vigneti nel comune di Formigine e nella zona pedemontana. Per capire il futuro di questa eccellenza formiginese siamo andati ad incontrare il presidente della cantina sociale, dott. Alberto Vaccari. Ci ha accolto nella nuova struttura di via Radici a Corlo, frutto di un ingente e lungimirante investimento, concepita con soluzioni all’avanguardia nel rispetto della tradizione. Con lui abbiamo parlato dei punti di forza della cantina sociale, dei dati che la caratterizzano e delle sfide che l’attendono in futuro. Sicuramente la cantina sociale rimane oggi un importante esempio di cooperazione tra agricoltori mantenendo la caratteristica per cui è nata nel lontano 1920: accorciare la filiera tra produzione, trasformazione e commercializzazione. Rispetto alla produzione i dati sono in aumento. Si è passati da 100.000 q.li di uva raccolta nel 2009 ai 108.000 q.li del 2010 con un incremento di 10 ettari di terreno agricolo coltivato a vigneto. Anche il prezzo riconosciuto ai produttori è in leggero aumento e si è attestato negli ultimi anni intorno a 25/27 euro al quintale. Si tratta di un prezzo ancora inferiore a quello che altre cantine limitrofe riconoscono ai produttori ma questo è determinato sia da fattori di mercato, sia dalla necessità di ammortizzare gli importanti investimenti fatti per realizzare la nuova cantina. Nel corso degli ultimi 2 anni grazie ai contributi di un bando regionale che ha messo a disposizione i soldi del Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 cui la cantina Formigine Pedemontana ha ulteriormente ammodernato le proprie attrezzature. All’interno della azione 1 relativa alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli è stato possibile ottenere fondi per circa 650.000 euro coi quali sono stati acquistati 1 filtro tangenziale, 4 vinificatori, un pallettizzatore, autoclavi ed attrezzature di laboratorio. Anche questo ha consentito e consentirà di aumentare le quantità di uva conferita e lavorata dalla cantina.
Venendo alle sfide principali del presente che determineranno il futuro della viticoltura nei nostri territori ci sono due aspetti da considerare. Il primo è il passaggio generazionale tra produttori e l’impegno dei giovani a farsi carico di un’attività che richiede tanta passione da coniugare con un approccio gestionale sempre più imprenditoriale. I dati da questo punto di vista non sono positivi ed evidenziano come se alcuni anni fa circa il 10% delle aziende agricole produttrici era gestito da giovani imprenditori agricoli, oggi si è passati ad un più modesto 8% circa (dati relativi all’intera provincia di Modena). La seconda sfida sta nell’ultimo passaggio della filiera e cioè nella commercializzazione del prodotto. Da questo punto di vista il ruolo della cantina sociale è determinante, come testimonia la partecipazione ad importanti fiere nazionali ed internazionali quali Vinitaly in Italia e Prowein in Germania. Dal confronto con i vini italiani e mondiali il nostro lambrusco, spesso considerato un vino di “serie B” è uscito estremamente rivalutato. Su tutti basti citare il premio nazionale 2010 vini frizzanti come “miglior vino rosso frizzante rapporto qualità/prezzo” assegnato al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC “Rosso Fosco” dal Gambero Rosso, la prestigiosa guida dei vini italiani. Attualmente tuttavia solo il 7% del fatturato della cantina Formigine Pedemontana è frutto di esportazioni in Spagna, Francia, Russia, Messico, Colombia, Guadalupa, Giappone e Ghana. Una maggior collaborazione tra i consorzi del lambrusco dell’Emilia soprattutto nella fase di pubblicizzazione del prodotto potrebbe consentire di aumentare ulteriormente le esportazioni e rivalutare il nostro lambrusco al fine di aumentarne la redditività ed incentivare a mantenere viva una tradizione millenaria che caratterizza i nostri territori e le nostre tavole. 

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