martedì 13 agosto 2013

URBANISTICA A FORMIGINE. IL PUNTO A 3 MESI DAL NUOVO PIANO!




A 5 mesi da quando ho la delega all'urbanistica e a 3 mesi dall’entrata in vigore del nuovo strumento urbanistico del comune di Formigine ecco il punto della situazione. In questi primi mesi l’interesse da parte della città per il nuovo strumento urbanistico è stato tanto, forse proporzionale all’attesa del nuovo piano. Abbiamo avuto 750 accessi allo sportello dell’edilizia, che si trova all’interno dello sportello unico del cittadino al piano terra del municipio, cui possono accedere tutti per avere informazioni. A questo si devono aggiungere oltre 450 accessi agli uffici tecnici da parte di professionisti e privati.
Cosa chiedono? Approfondimenti e spiegazioni sulle nuove norme. In particolare sulle principali novità introdotte: recupero ai fini abitativi delle superfici cosiddette “non utili” all’interno del volume dell’edificio esistente; possibilità di recupero dei sottotetti a superficie utile nel rispetto di altezza e rapporti illuminanti; ampliamento del 10% delle unità abitative esistenti o dell’intero fabbricato di una percentuale pari al 20% della SU (superficie utile) esistente per un periodo di 36 mesi; possibilità di ampliamento dal 10 al 35% in caso di demolizione e ricostruzione.
Questo si sta traducendo in progetti e lavori. Il numero di pratiche presentate agli uffici è ritornato ai livelli degli anni antecendeti l’inizio della crisi. Nel 2007 erano state presentate 688 pratiche. Il minimo si è registrato nel 2009 con appena 517 pratiche. Già nel 2012 eravamo tornati ad evadere 681 pratiche e nei primi 6 mesi siamo già a 350 pratiche, in linea con il trend del 2012 che credo verrà superato. Certo che le tipologie di interventi sono profondamente cambiate. Sono in calo i permessi di costruire (35 nel 2012) mentre sono in aumento ristrutturazioni edilizie, manutenzioni ordinarie e straordinarie, riqualificazioni energetiche.
Obbiettivi per i prossimi mesi. Altri momenti di partecipazione per avvicinare tutti i cittadini ai temi urbanistici; semplificazione per gli interventi diretti; impostare il primo POC che deve organizzare le trasformazioni a medio – lungo termine.
La Regione ha approvato a Luglio una legge su edilizia e semplificazione. Cosa cambia?
Per i comuni principalmente si tratta di istruire uno sportello unico per l’edilizia che sia l’unica interfaccia con i cittadini. Sarà compito dell’ente recuperare tutti i permessi dovuti dalle altre pubbliche amministrazioni. Per gli interventi diretti (scia) ci saranno appena 5 giorni per valutare la completezza delle pratiche e poi i lavori potranno partire. La Regione dovrebbe poi uniformare nei prossimi mesi anche la modulistica. Cambia anche la parte sui requisiti cogenti e rispetto agli oneri. Uniformare è meritevole, ma il tema della semplificazione comunque passa da ridurre il numero dei documenti da presentare, non può limitarsi ad una riorganizzazione dell’esistente. Si aumentano gli adempimenti in capo ai comuni e su questo noi faremo la nostra parte, cercando di coinvolgere tecnici e cittadini per migliorare le norme anche alla luce delle esperienze di questi mesi. 
Programmi da Settembre a Dicembre? A Settembre vorremmo riproporre un “Urbanistica Open Day” sulle nuove possibilità degli “ecobonus”, per informare i cittadini degli interventi di miglioramento energetico e sismico che possono beneficiare degli sgravi fiscali previsti dal governo; mentre dopo la piena entrata in vigore della legge regionale sulla semplificazione organizzeremo un seminario di formazione e confronto con i tecnici. La pianificazione delle trasformazioni a medio lungo termine passa dalla elaborazione del primo POC, lo strumento che consentirà quelle trasformazioni previste dal PSC secondo gli obbiettivi posti nell’avviso pubblico di giugno. Nonostante la crisi che sta effettivamente rallentando tanti interventi di trasformazione sul nostro territorio stiamo lavorando per creare le condizioni affinché almeno gli strumenti urbanistici e di pianificazione siano approvati e definitivi così da avere un disegno chiaro e condiviso con la gente della città che vogliamo nei prossimi anni.

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